Giurisprudenza (D.M. 270/04) [LMGI]

Facoltà di Giurisprudenza anno accademico 19/20

Ordinamento:   Giurisprudenza (D.M. 270/04)

Durata:   5 anni

Crediti:   300

Tipo di Corso:   Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni

Normativa:   D.M. 270/2004

Classe di Laurea:   LMG/01 – Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza

Tipo di Accesso:   Accesso libero

Titolo di Accesso:   Titolo di Scuola Superiore

Status professionale conferito dal titolo

Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono:
Avvocato*
Magistrato*
Notaio*
Consulente giuridico
Carriera diplomatica*
Funzioni dirigenziali o comunque di elevata responsabilità presso istituzioni nazionali o internazionali*,
Funzioni dirigenziali o comunque di elevata responsabilità presso aziende private,
Funzioni dirigenziali o comunque di elevata responsabilità presso organizzazioni pubbliche* e private nazionali o internazionali
Insegnamento presso Università e Scuole secondarie superiori*

*Previo superamento dei relativi concorsi o dei necessari esami di abilitazione

Caratteristiche prova finale

La prova finale deve essere sostenuta mediante la presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La votazione finale viene espressa in centodecimi con eventuale lode tenuto conto del curriculum complessivo dello studente

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Il titolo conseguito è una Laurea Magistrale a ciclo unico, ha valore legale e consente la qualificazione di dottore magistrale.

Obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza ha l’obiettivo di fornire le competenze necessarie a operare con efficacia nei diversi profili tipici delle professioni giuridiche.
Attraverso l’approfondimento dello studio dei diversi rami dei saperi giuridici il corso offre gli strumenti metodologici e le conoscenze necessarie necessari anche alla comprensione dei contemporanei fenomeni di politica legislativa.
I laureati dei corsi della classe di laurea devono:
– aver conseguito elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo
– aver conseguito approfondimenti di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell’evoluzione storica degli stessi
possedere capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati, anche con l’uso di strumenti informatici
– possedere in modo approfondito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto
– possedere in modo approfondito gli strumenti di base per l’aggiornamento delle proprie competenze.
I laureati dei corsi della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell’informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.
Il corso di laurea, inoltre, nell’offrire approfondimenti della lingua inglese e dell’informatica, consente allo studente, in un’ottica di sempre maggiore internazionalizzazione del mercato ed in generale delle professioni legali, di acquisire non solo le comuni basi romanistiche del diritto europeo, ma anche di approfondire esperienze giuridiche con cui, anche per evidenti motivazioni geografiche, il professionista si trova in contatto come il diritto svizzero, o con le quali, sia per l’appartenenza dell’Italia al mediterraneo, sia per l’attuale peso nell’economia mondiale, sta entrando in contatto come il diritto dei paesi islamici.
Non mancano, inoltre, analisi ed occasioni di studio concernenti nuovi campi di grande attualità ed interesse quali lo studio del diritto di famiglia, del diritto dell’informazione, comunicazione ed informatica, del diritto notarile, sportivo, della conciliazione, della criminologia e della sicurezza. Il corso si correda, inoltre, di discipline quali il diritto dell’economia e l’economia degli intermediari finanziari che consentono allo studente di analizzare il mercato in un’ottica economica.

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

AMBITO COSTITUZIONALISTICO: Conoscenza e comprensione dei fenomeni di produzione ed interpretazione del diritto, dei fenomeni fondamentali relativi all’organizzazione statale
AMBITO FILOSOFICO – GIURIDICO: Conoscenza e comprensione dei concetti fondamentali della filosofia del diritto con approfondimento in chiave teorico-generale e metodologica delle specifiche problematiche giuridiche considerate particolarmente rilevanti nell’attuale contesto
AMBITO PRIVATISTICO: Conoscenza e comprensione degli istituti del diritto privato, disciplinati dal Codice Civile,
AMBITO STORICO – GIURIDICO: Conoscenza e comprensione degli istituti propri del diritto romano e la loro evoluzione, nei vari aspetti dell’esperienza giuridica romana considerata nella sua evoluzione, dalla età arcaica a quella giustinianea nonché conoscenza delle più rilevanti fasi della storia giuridica europea, con particolare attenzione al periodo compreso tra hanno mille ed i successivi otto secoli.
AMBITO AMMINISTRATIVO: Conoscenza e comprensione delle origini del diritto amministrativo e del suo sviluppo, dei principi fondamentali che lo governano, dei principali istituti che lo contraddistinguono oggi, delle origini e le ragioni alla base del sistema della giustizia amministrativa, nonché degli gli istituti tipici di tale materia.
AMBITO COMMERCIALISTICO: Conoscenza e comprensione delle regole inerenti l’iniziativa economica privata in forma imprenditoriale, la sua organizzazione e i rispettivi rapporti con i terzi
AMBITO COMPARATISTICO: Conoscenza e comprensione delle esperienze costituzionali contemporanee dalle forme classiche di costituzionalismo dal Regno Unito agli Usa, dal Belgio al Giappone alle democrazie incerte o di recente costituzione, come molti Paesi dell’America Latina o l’India e la Cina.
AMBITO COMUNITARISTICO: Conoscenza e comprensione del processo di integrazione europea. Il ruolo del diritto comunitario sarà osservato nel particolare momento di inserimento nel sistema costituzionale ed interno del nostro Stato.
AMBITO ECONOMICO E PUBBLICISTICO: Conoscenza e comprensione delle principali basi dell’economia a livello micro e macroeconomico evidenziandone il c.d. ragionamento economico, dell’andamento dei mercati, dell’economia e delle scelte politico economiche nonché del sistema normativo tributario italiano.
AMBITO INTERNAZIONALISTICO: Conoscenza e comprensione del diritto internazionale, il suo valore di ordinamento giuridico sovraordinato di accertamento e di esecuzione del diritto.
AMBITO LAVORISTICO: Conoscenza e comprensione del quadro normativo della materia nelle partizioni consuete (diritto del rapporto individuale di lavoro e del diritto sindacale) sulla base dell’articolazione delle sue fonti considerando gli aspetti ed i problemi che attualmente vengono in maggiore rilievo.
AMBITO PENALISTICO: Conoscenza e comprensione in merito all’origine ed evoluzione del diritto penale, alle caratteristiche e funzioni del diritto penale, al precetto di autonomia del diritto penale ai principi di sussidiarietà e di meritevolezza di pena, ai principi di legalità, tassatività, irretroattività.
AMBITO PROCESSUALCIVILISTICO: Conoscenza e comprensione delle dinamiche processuali al fine di acquisire il dominio dei principali strumenti processuali e del ragionamento processuale.
AMBITO PROCESSUALPENALISTICO: Conoscenza e comprensione del sistema processualistico penale collegandolo con le norme del codice di procedura penale vigente con evidenza delle nozioni riferibili al sistema inquisitorio ed al giusto processo alla luce delle norme costituzionali; gli istituti processuali saranno poi approfonditi sia tramite la dottrina che tramite la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione nonché della Corte Costituzionale.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

AMBITO COSTITUZIONALISTICO: Capacità di ricerca ed analisi critica dei fenomeni legati alla produzione normativa, all’interpretazione dei testi normativi, al giudizio di legittimità costituzionale ed alle tecniche interpretative proprie della giustizia costituzionale, nonché dei principali processi istituzionali (locali, nazionali e comunitari
AMBITO FILOSOFICO – GIURIDICO: Capacità di inquadrare le problematiche filosofico-giuridiche nel processo di apprendimento relativo al diritto positivo migliorandone la capacità comprensiva ed integrandone i contenuti.
AMBITO PRIVATISTICO: Capacità di ricondurre le fattispecie concrete alla norma regolante con spiccata autonomia nella ricerca della fonte in ambito privatistico
AMBITO STORICO – GIURIDICO: Capacità di integrazione del proprio bagaglio culturale anche in chiave storico/giuridica anche al fine di rendere consapevoli gli studenti che la storia del diritto, lungi dall’essere mero deposito di nozioni, rappresenta un formidabile e insostituibile strumento per la formazione del giurista
AMBITO AMMINISTRATIVO: Capacità di applicare gli istituti e le nozioni apprese ai recenti mutamenti normativi intercorsi con l’entrata in vigore del Codice del processo amministrativo.
AMBITO COMMERCIALISTICO: Capacità di individuare i presupposti e gli effetti della regola giuridica da applicare al caso concreto, in termini di fattispecie, disciplina e imputazione, con spiccata sensibilità indagativa anche al fine di ragionare intorno agli istituti del Diritto Commerciale, analizzandone criticamente la struttura e la ratio delle regole sulla base degli interessi coinvolti e/o tutelati dalle norme (nonché delle tecniche di tutela utilizzate), le implicazioni socio-economiche e l’evoluzione storica dei temi trattati.
AMBITO COMPARATISTICO: Capacità di ricostruire, anche con un buon ambito di autonomia, la struttura dei diversi ordinamenti costituzionali con capacità di analizzare in chiave comparata forma di Stato e di governo, autonomie territoriali, fonti del diritto, pubblica amministrazione, giurisdizione, giustizia costituzionale, tutela dei diritti.
AMBITO COMUNITARISTICO: Capacità di possedere una completa visuale sull’importanza dell’Unione Europea, attuale ed in proiezione futura anche in sinergia con gli altri saperi giuridici di dimensione nazionale.
AMBITO ECONOMICO E PUBBLICISTICO: Capacità di analisi del funzionamento e dell’applicazione delle imposte dirette, indirette e dei tributi locali; funzionamento delle attività di accertamento e di controllo nonché dominio principi generali sul sistema sanzionatorio e sul contenzioso.
AMBITO INTERNAZIONALISTICO: piccata capacità di riflessione sul sistema di sicurezza internazionale e del regime della responsabilità internazionale, con particolare riguardo alle violazioni gravi dei diritti umani e ai crimini di diritto internazionale.
AMBITO LAVORISTICO: Capacità di ricollegare gli istituti appresi agli orientamenti della giurisprudenza e per il c.d. diritto vivente
AMBITO PENALISTICO: Capacità di ricollegare gli istituti appresi agli orientamenti della giurisprudenza e di ricollegare le fattispecie concrete alla fattispecie normativa.
AMBITO PROCESSUALCIVILISTICO: Capacità di dominare le diverse fasi del processo civile in tutte le sue articolazioni
AMBITO PROCESSUALPENALISTICO: Capacità di dominare le diverse fasi del processo penale in tutte le sue articolazioni

III - Autonomia di giudizio

Il laureato deve saper valutare il significato globale dei fenomeni giuridici e di politica legislativa anche in chiave critica, è altresì in grado governare la complessità, anche con l’elaborazione di soluzioni originali a elementi apparentemente codificati. Il raggiungimento di detti risultati sarà agevolato dalla possibilità offerta agli studenti di partecipare anche ai seminari presenziali i quali (pur se facoltativi) consentono di realizzare esperienze didattiche collettive.

IV - Abilità comunicative

Il laureato è in grado di dominare, sia in forma scritta che orale il tecnolinguaggio giuridico; possiede una spiccata capacità di esporre con efficacia comunicativa i risultati delle analisi e valutazioni giuridiche svolte. Sa presentare i risultati delle proprie ricerche adattando il proprio registro comunicativo alla tipologia dell’interlocutore (professionale o non professionale).

V - Capacità di apprendimento

Sia nel corso della normale attività didattica sia, nel corso della preparazione della tesi di laurea magistrale i docenti del corso di laurea magistrale si pongono l’obiettivo di trasmettere, oltre alle nozioni specifiche previste, un metodo di studio e un approccio critico ai problemi. Ciò per mettere in grado il laureato di affrontare in modo autonomo ed efficace, nella vita professionale o negli studi successivi, l’ulteriore documentazione e approfondimento dei temi di interesse. In questa particolare prospettiva, ci si propone di fornire allo studente le conoscenze necessarie per accedere alle fonti bibliografiche e alle banche dati elettroniche.

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